LE PITTURE-SCULTURE “SONORE” DI ROBERTA ROSSETTO A CALDOGNO
La
personale “Echi” dell’artista vicentina sarà esposta nel bunker
calidonense. L’inaugurazione è prevista per domenica 27 maggio alle
18.30.
Grandi
composizioni di colore, dove emergono in superficie tracce di lettere,
brandelli di abiti e oggetti arrugginiti. Sono le opere di Roberta Rossetto che, dal 27 maggio al 10 giugno, esporrà la personale “Echi” negli spazi del Bunker di Caldogno. La mostra, arricchita dalla particolare diffusione sonora ideata per l’occasione dal maestro Diego Dall’Osto, sarà inaugurata domenica 27 maggio alle 18.30 alla presenza dei curatori Marifulvia Matteazzi Alberti e Alberto Alberti.
In
un cammino a ritroso verso i giorni sofferti della Storia, Roberta
Rossetto fa luce su tutto ciò che il tempo tende a seppellire
nell’oblio. La sua pittura, che ben si accosta all’atmosfera silenziosa e
intima del Bunker, nasce da un’eccezionale capacità espressiva e da un
elegante gusto del colore, quasi sempre sui toni dell’ocra, del bianco e
del blu. Le sue grandi composizioni ascoltano la voce di elementi come
legno, metalli, terre, polveri e cose arrugginite che riaffiorano in
superficie per riappropriarsi della materia di cui sono fatti e per
essere salvati.
A
dialogare con le opere visive e scultoree di Roberta Rossetto, la
diffusione sonora creata da Diego Dall’Osto. Utilizzando delle
tecnologie particolari, il maestro è riuscito a trasformare alcune delle
composizioni dell’artista in un vero e proprio strumento musicale.
Combinando suoni della realtà a suoni di sintesi, elaborazioni sonore a
note di strumenti tradizionali, tra le opere si libererà un percorso
musicale aperto ad una fruizione dinamica e ad un ascolto fluttuante,
con intensità di concentrazione variabile.
«Una mostra dai caratteri originali - commenta Luisa Benedini, assessore alla Cultura del Comune di Caldogno
- capace di ridare materia a sensi perduti e sospesi in uno spazio
vuoto. Un’esposizione che richiamerà un vasto pubblico, riproponendo
così gli spazi della nostra Villa palladiana come punto di riferimento
culturale importante».
L’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
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